I prodotti tessili in commercio per l’abbigliamento e per i tessuti d’arredamento sono di composizione molto varia. E anche la manutenzione è diversa. Le fibre, corte o lunghe, sono trasformate in fili che sono tessuti o lavorati a maglia e in seguito trattati, tinti e rifiniti secondo l’uso cui sono destinati. Sono principalmente due le categorie di fibre: naturali e sintetiche.
Le fibre naturali, utilizzate da sempre dall’uomo, possono essere classificate, secondo la loro origine, in animali (tutti i tipi di lane e di sete naturali) e vegetali, tra cui principalmente il cotone e il lino.
Le fibre sintetiche si suddividono in due categorie: le fibre semisintetiche ottenute con il trattamento chimico della cellulosa, le principali sono la viscosa (rayon), l’acetato e il tencel; le fibre totalmente sintetiche provenienti da differenti materie prime, per esempio il petrolio, trattate secondo procedimenti puramente chimici: le più comuni sono il poliammide (nylon), l’acrilico e il poliestere.
Acetato
Fibra semisintetica, simile alla seta, mantiene bene il colore, non si restringe e si stropiccia poco. A mano o in lavatrice, si lava bene e asciuga facilmente. Scegliete la corretta temperatura controllando le istruzioni o, in loro assenza, utilizzate acqua tiepida, massimo 40 °C, risciacquate bene senza strizzare troppo. Stirate quando è ancora umido. L’acetato è sensibile all’acetone.
Acrilico
Fibra sintetica, morbida ma solida, setosa, resiste al sole e alle intemperie; si lava facilmente, asciuga rapidamente, non si restringe, richiede una leggera stiratura; tollera la maggior parte dei prodotti chimici, degli agenti decoloranti e smacchianti, ma è molto sensibile alle alte temperature. L’acrilico è soggetto all’elettricità statica, inconveniente che può essere eliminato aggiungendo dell’ammorbidente all’acqua durante l’ultimo risciacquo.
La maggior parte degli indumenti acrilici può essere lavato in lavatrice, per sicurezza controllate prima l’etichetta. I maglioni in tessuto acrilico devono essere stesi ad asciugare su di una superficie piana, perché non si sformino.
Angora
Deve essere lavata a mano in acqua fredda. Quando è asciutta usate una spazzola per renderla soffice.
Broccato
Lavate ad acqua o a secco secondo la fibra che compone il tessuto. Stirate facendo attenzione a non appiattire la trama. Il broccato di velluto deve essere lavato a secco.
Cachemire
Lavate a mano in acqua fredda, usando sapone in scaglie o un detersivo per capi delicati. Stirate a rovescio con il ferro appena tiepido.
Canapa
Strofinate con uno spazzolino per le unghie piuttosto duro e del sapone non profumato; poi risciacquate bene.
Chiffon
Lavate a mano in acqua tiepida e stirate ancora umido con il ferro al minimo. Pulite a secco i capi più pregiati.
Cotone
Prodotto dalla pianta del cotone. Dalle fibre lunghe nascono le stoffe più fini e resistenti. I filati di cotone sono solidi e sopportano le temperature elevate e la stiratura, ma si stropicciano facilmente e si restringono al primo lavaggio. Il cotone può essere lavato in lavatrice. Tollera la bollitura ma attenzione alla resistenza dei colori.
Cuoio e pelle scamosciata
In genere, il cuoio e la pelle scamosciata sono lavabili; per alcuni indumenti di pelle è preferibile però una spugnatura o il lavaggio a secco. Leggete con attenzione le indicazioni dell’etichetta.
Il cuoio opaco, come anche la pelle scamosciata, si macchia facilmente; spruzzate uno spray protettivo o chiedete alla tintoria di effettuare questo trattamento. Verificate come sempre, in un angolino nascosto, che lo spray non alteri il colore della pelle.
Per mantenere bella la pelle scamosciata, è necessario sfregarla delicatamente con l’apposita spazzola o con un panno.
La maggior parte dei pellami, scamosciati e non, ha bisogno di una pulitura a secco ogni tanto. Il colore però sbiadisce: se si tratta di un completo portate in tintoria contemporaneamente tutti i pezzi.
Garza indiana
Può andare in lavatrice e non ha bisogno di essere stirata.
Gore-tex
È un tessuto traspirante e impermeabile usato per gli indumenti sportivi (giacche, tute da sci ecc.), zaini e tende. Trattatelo con cura e lavatelo solo con un prodotto apposito, seguendo le istruzioni sull’etichetta. Stiratelo per mantenere i pori del tessuto chiusi e a prova d’acqua. Eventualmente può essere reimpermeabilizzato.
Jeans
Tende a restringersi se non ha subito un trattamento di prelavaggio. Controllate le istruzioni sull’etichetta. Lavate separatamente fino a quando non perde più colore. Stirate mentre è ancora umido. Lavate i pantaloni di jeans a rovescio per evitare che sul tessuto rimangano delle striature.
Lana
La lana è ricavata dalla tosatura dell’agnello o del montone adulto. Il vello di altri animali è impiegato per la fabbricazione di fibre diverse, l’alpaca proviene dal lama, il mohair o il cachemire dalle rispettive famiglie di capra, l’angora dal coniglio omonimo. Il marchio “Pura Lana Vergine” può essere utilizzato solo per i capi prodotti esclusivamente con lana nuova (vergine).
La lana è un ottimo materiale isolante, mantiene a lungo il caldo. Riprende forma rapidamente, si sgualcisce poco ma tende a restringersi e a infeltrirsi. Non sopporta i detergenti universali, gli improvvisi sbalzi di temperatura ed essere strofinata o strizzata. Deve essere lavata con un prodotto speciale per lana o per fibre delicate, manterrà così più a lungo i colori e rischierà meno di infeltrirsi. Verificate sempre sull’etichetta in che modo e a quale temperatura l’indumento deve essere trattato. Esistono due metodi di lavaggio
-a mano in molta acqua e poco detersivo, evitando di sfregare o torcere: è sufficiente che muoviate il capo ogni tanto. Risciacquate abbondantemente in acqua tiepida e strizzate il capo avvolgendolo in un asciugamano di spugna, aggiungere dell’aceto all’ultimo risciacquo ravviva i colori ed evita l’infeltrimento. Fate asciugare all’ombra, lontano da ogni fonte di calore;
-in lavatrice: impostando lo specifico programma “lana” o a una temperatura massima di 40 °C.
Prima di lavare un capo di lana, è consigliato disegnare la sagoma su un foglio di carta, una volta sciacquato sarà possibile rimodellarlo in modo che riacquisti la forma e la taglia corrette. Per stendere i capi è preferibile utilizzare un appendiabiti di plastica (il legno potrebbe macchiare): la corda dello stendibiancheria potrebbe lasciare segni difficili da eliminare con la stiratura.
Lino
La tela di lino si ottiene sottoponendo gli steli del lino a differenti trattamenti. È un tessuto molto resistente; più freddo al tatto e meno morbido del cotone, si stropiccia molto. Lavate come il cotone, controllando le indicazioni riportate sull’etichetta, stirate con ferro caldo quando il tessuto è ancora molto umido. Prima del lavaggio, accertatevi che i capi non stingano.
Mussola di cotone
Sopporta le alte temperature. Quando è ancora umida, allargate e allungate il capo per restituirgli la giusta forma.
Nylon
Non si stropiccia, dura a lungo, non si restringe al lavaggio. Resiste agli smacchiatori. Lavate con acqua tiepida. Non strizzate e fate asciugare all’ombra.
Il nylon non si infiamma facilmente, ma può fondersi e provocare gravi bruciature. Per evitare di rovinare i tessuti di nylon occorre stirarli a basse temperature.
Pile
Viene chiamato anche Polartec, è un tessuto ottenuto con poliestere vergine o riciclato. Le bottiglie in plastica PET vengono tritate, convertite in fibra e poi filate. Occorrono 25 bottiglie da un litro per fare un maglione.
Poliestere
Fibra sintetica, non si stropiccia e non si restringe se lavata, anche in lavatrice, a una temperatura inferiore ai 40 °C. Molto leggero e resistente, dall’asciugatura rapida, il poliestere non si infiamma facilmente. Resiste ai batteri, alle muffe e a tutti gli smacchiatori. È elettrostatico ma questo inconveniente può essere eliminato aggiungendo dell’ammorbidente all’acqua dell’ultimo risciacquo. Non strizzate troppo, fate asciugare all’ombra.
Raso
Attenersi alle istruzioni di lavaggio riportate sull’etichetta. Lavate a secco i rivestimenti in raso dei mobili imbottiti (divani, poltrone ecc.).
Seta
La seta proviene dal filo prodotto dal baco da seta, ha differenti qualità e prezzi. È un tessuto caldo ed elastico, dall’aspetto lucente, molto fine e resistente, ma è sensibile alla traspirazione, al calore e alla luce solare. La maggior parte degli indumenti può essere lavata in lavatrice. Se l’etichetta lo vieta, occorre procedere con un lavaggio a mano, con molta cura, in acqua tiepida con un detersivo per capi delicati. Non strizzate: è molto difficile togliere le pieghe. Stirate a rovescio con un ferro molto caldo quando il tessuto è ancora umido, ma non troppo, altrimenti la seta si irrigidirà.
La seta non resiste agli alcali presenti nel sapone. Non strofinate ma muovete il capo ogni tanto nell’acqua. Risciacquate bene e strizzatelo avvolgendolo in un asciugamano di spugna. Fate asciugare all’ombra.
Tela rigida
Utilizzata dai sarti per far stare in forma i colli delle giacche, andrebbe lavata a secco perché l’acqua l’affloscia. Portate in tintoria i capi in cui è stata utilizzata (giacche, cappotti e gli indumenti con una finitura rigida come mantovane, volant ecc.) rispettando le istruzioni sull’etichetta.
Tencel
Fibra cellulosica artificiale, è ricavata dalla polpa del legno ed è completamente biodegradabile. Paragonabile alla seta per la morbidezza e il drappeggio, ha un basso tasso di restringimento e una facile manutenzione. È lavabile in lavatrice fino a 60 °C.
Tessuti impermeabili
Devono essere spazzolati bene quando sono sporchi. Prodotti per reimpermeabilizzare questi tessuti, se necessario, sono reperibili in commercio.
Velluto
In genere, il velluto può essere lavato in lavatrice o a mano (controllate sempre le etichette). Se il capo può scolorirsi o sciuparsi, scegliete il lavaggio a secco. Per il velluto a coste seguite le indicazioni riportate in etichetta. Stirate a rovescio quando il capo è ancora umido. Quando è quasi asciutto, lisciate le costine nel verso giusto con un panno morbido.
Viscosa
Fibra semisintetica, è la fibra rayon originale. Morbida al tatto, cade e drappeggia bene, ma si stropiccia. È utilizzata per confezionare abiti e rivestimenti per l’arredamento. Può essere lavata a mano o in lavatrice, ma a temperature molto basse. Non strizzate e fate asciugare all’ombra. Rimodellate quando è ancora bagnata.