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In molti lavori di pulizia la prima tappa consiste nell’affrontare specifiche macchie su abiti, superfici o oggetti della casa. Si tratta di un compito non sempre facile e talvolta lungo, ma indispensabile. Se non sono trattate in modo adeguato e tempestivo, le macchie diventano ostiche e addirittura indelebili.
Cosa Sapere Prima di Iniziare
Ecco alcune regole generali
-intervenite sulla macchia prima possibile: meno tempo trascorre, più alte sono le probabilità di successo.
-provate il prodotto per smacchiare su un angolo della superficie prima di applicarlo sulla macchia. Se si tratta di carta da parati, potete fare la prova su una piccola zona nascosta da un quadro, se si tratta di un abito, provate nella parte nascosta dell’orlo;
-non mischiate mai diverse sostanze smacchianti: potrebbero provocare pericolose reazioni chimiche;
-potrebbe essere necessario ripetere l’applicazione alcune volte. Questo approccio è preferibile all’uso di una grande quantità di prodotto tutta insieme;
-se il produttore lo consiglia, o se l’oggetto è di un certo valore, non esitate a farlo pulire da chi è del mestiere. Se avete già cercato di smacchiarlo a casa, informatelo dei prodotti già utilizzati per evitare che sostanze diverse reagiscano tra loro;
-se, dopo l’acquisto, rimuovete le istruzioni di manutenzione dall’oggetto, archiviatele in un raccoglitore per consultarle quando dovrete intervenire.
Tutti i prodotti chimici rilasciano sostanze inquinanti, dagli smacchiatori speciali ai prodotti più comuni, come ammoniaca e trementina. Devono essere maneggiati sempre in luoghi dove il ricambio d’aria è garantito. La comparsa di mal di testa, congestioni alle vie respiratorie e affaticamento potrebbe essere il segnale di un’allergia alle sostanze chimiche volatili.
Ecco le precauzioni da adottare
-seguite sempre le istruzioni presenti in etichetta, controllando quali materiali non devono entrare in contatto col prodotto;
-durante l’uso di sostanze smacchianti aprite sempre le finestre o la porta di ingresso, in modo da ventilare l’ambiente;
-indossate guanti adatti per proteggere le mani;
-evitate il contatto delle sostanze con la pelle o con gli occhi. Se dovesse accadere, lavate accuratamente con acqua fredda. Se il prurito o il bruciore dovessero persistere, consultate immediatamente uno specialista.
-tenete le sostanze chimiche lontano da fonti di calore e non fumate durante l’applicazione del prodotto;
-tenete bambini e animali domestici a debita distanza. Utilizzate i prodotti lontano da acquari o gabbie di volatili;
-per intervenire sulle macchie, non usate mai panni, stracci o tovaglioli colorati: le sostanze chimiche potrebbero scolorirli e provocare danni peggiori;
-acquistate i prodotti per smacchiare in piccole quantità;
-evitate di travasare i prodotti in flaconi anonimi, soprattutto non utilizzate mai contenitori a uso alimentare: potrebbero creare una pericolosa confusione.
Conservate in uno schedario ad anelli le istruzioni per la manutenzione, la pulizia, il lavaggio e la smacchiatura di tappezzeria, tende, rivestimenti di poltrone e divani, mobili, superfici lavabili e biancheria: in caso di necessità potrete consultarle rapidamente. Annotate gli interventi efficaci e aggiornate a ogni acquisto inserendo le istruzioni e indicando a quale oggetto si riferiscono. Se vi trasferite in una casa con parquet o moquette, chiedete ai precedenti proprietari quali sono i trattamenti adeguati e conservate le informazioni nell’archivio.
Occorrente
Per intervenire in modo adeguato possono essere utili:
Per intervenire in modo adeguato possono essere utili:
• aceto bianco;
• acetone;
• acqua ossigenata;
• acquaragia;
• alcol denaturato;
• ammoniaca;
• benzina avio;
• candeggina;
• carta da cucina bianca non disegnata;
• detersivo agli enzimi;
• glicerina;
• perborato per bucato;
• sapone di Marsiglia;
• smacchiatori specifici (per inchiostro, ruggine, catrame);
• spazzolino da denti o da unghie;
• stracci bianchi;
• argilla smettica o borotalco non profumato.
Come Smacchiare
A volte non è sufficiente determinare la natura della macchia e il prodotto da utilizzare. Occorre prima di tutto adottare un metodo adeguato per ottenere il risultato migliore.
Di seguito, qualche consiglio per eliminare le macchie in modo efficace.
LAVARE : tendete la zona macchiata sopra una tazza, con la macchia rivolta all’interno. Fate gocciolare dell’acqua fredda dal rubinetto e sfregate con il dito fino alla scomparsa della macchia.
Se nonostante ciò, la macchia non è sparita, provate a trattarla come indicato nella sequenza “Immergere” della pagina a fronte.
SFREGARE : tendete il tessuto su un vecchio panno spugna, con la macchia rivolta verso l’alto.
Imbevete una pezzuola di cotone bianco con del prodotto smacchiatore e inumidite la macchia. Sfregatela leggermente dal centro verso i bordi. Non inumidite il tessuto macchiato più del necessario. Eventualmente, prendete un’altra pezzuola pulita e ripetete l’operazione fino a completa scomparsa della macchia.
ASSORBIRE : stendete il tessuto da smacchiare su un panno spugna con la macchia rivolta verso l’alto. Versate il prodotto sulla macchia e tamponatela con della carta assorbente (carta da cucina). Ripetete l’operazione fino alla scomparsa della macchia, continuando a smuovere il tessuto sul panno spugna e utilizzando ogni volta della carta assorbente pulita.
IMMERGERE : versate del prodotto smacchiante un piattino. Immergete la macchia nel liquido e strofinate con il dorso di un cucchiaino, fino alla scomparsa della macchia. Se necessario, rinnovate il liquido e ripetete l’operazione.
EVAPORARE : prendete un panno molto spesso (mollettone o altro), inumiditelo abbondantemente, piegatelo in quattro e riponetelo su un’asse da stiro. Servendovi di un ferro da stiro, producete molto vapore, facendo evaporare il panno umido. Posizionate il tessuto macchiato nel punto in cui il vapore è maggiore e picchiettate con il dorso di un cucchiaio fino all’eliminazione della macchia.
Come Togliere Macchie Difficili
Ogni macchia richiede un intervento specializzato.
Acqua e calcare
Le sostanze minerali presenti nell’acqua possono depositarsi sui tessuti. Per rimuoverle può essere sufficiente sfregare lievemente con un’unghia. Altrimenti, passate con il getto caldo di un ferro a vapore sulla macchia e, una volta asciutta, strofinate procedendo gradualmente dal margine esterno verso l’interno.
Il trattamento non è indicato per tessuti come seta o chiffon.
Attenzione. Lo sfregamento può scolorire i tessuti scuri o con trama grossa.
Fate un esperimento ed eventualmente procedete come indicato alla sequenza.
Adesivi e colle
Intervenite raschiando via il più possibile; solventi specifici, commercializzati dagli stessi produttori di colle e adesivi, aiutano a eliminare i residui.
• Tappeti: per eliminare le macchie indelebili occorre spuntare leggermente il pelo con delle forbici da ricamo molto affilate. È un intervento inevitabile per i tappeti con dorso in spuma di gomma: il prodotto smacchiante o il solvente possono danneggiarlo in modo irreparabile.
• Superfici dure: usate alcol denaturato o puro per rimuovere residui di colla per etichette. Sul metallo nudo utilizzate l’acetone per unghie. La colla vinilica deve essere lasciata asciugare e staccata con le dita.
Alcolici e superalcolici
• Tappeti e rivestimenti in stoffa: asciugate il più a fondo possibile e spruzzate con un vaporizzatore dell’acqua sulla zona macchiata. Se la chiazza permane, utilizzate gli appositi prodotti per smacchiare o applicate la schiuma di sapone per tappeti. Le macchie di alcolici ormai asciutte possono essere trattate con alcol denaturato.
• Tessuti non lavabili: passate una spugna con acqua calda e asciugate. Passate del sapone liquido per piatti con un panno sulla macchia. Ripulite con un panno pulito bagnato.
• Tessuti lavabili: sciacquate in acqua calda e lavate normalmente.
Barbabietola
Sciacquate accuratamente in acqua fredda, poi lavate con detersivo. Per i tessuti bianchi, tendete la parte su un catino o sul lavandino e cospargete di perborato per bucato. Attendete 15 minuti circa, sciacquate con acqua calda e lavate normalmente. Per i tessuti colorati, mettete a bagno in acqua calda e perborato per biancheria (un cucchiaio in mezzo litro di acqua).
Birra
• Stoffa e rivestimenti: se il lavaggio normale non è efficace, inumidite i tessuti bianchi con una soluzione di una parte di acqua ossigenata a 20 volumi e sei parti di acqua fredda; per i tessuti colorati usate una soluzione di 30 ml di aceto bianco in mezzo litro di acqua fredda.
• Tappeti: la macchia fresca si elimina dai tessuti lavabili con acqua calda. Applicatela con una spugna umida o spruzzatela con un vaporizzatore. Lavate poi con sapone in schiuma tutto il tappeto, per evitare che la zona ripulita rimanga più chiara. Per le macchie vecchie, usate alcol denaturato.
• Tessuti non lavabili: utilizzate uno smacchiatore spray a secco.
Bruciature
• Tappeti: eliminate l’eventuale pelo staccato con il battitappeto. Se il segno non è troppo evidente, spuntate la cima del pelo con un paio di forbici da ricamo affilate. In alternativa, utilizzate un pezzo di carta vetrata a grana grossa passandola con movimenti circolari fino a rendere meno evidente il segno. Per segni di bruciatura particolarmente visibili sulla moquette, bisognerà ricorrere a una toppa. Fate attenzione a posizionare il pelo nello stesso verso del resto della moquette.
• Tessuti lavabili: strofinate la macchia con le dita sotto l’acqua corrente fredda, poi mettete il capo a bagno in acqua e perborato per bucato. Sciacquate e lavate. Le macchie troppo marcate potrebbero essere indelebili. Se il tessuto è bianco, e non di nylon, possono essere sbiancate trattandole con una parte di acqua ossigenata a 20 volumi diluita in sei parti di acqua fredda.
• Tessuti non lavabili: pulite con una spugnetta inumidita con acqua calda. Per attenuare i segni particolarmente visibili, applicate una soluzione di perborato e acqua calda (un cucchiaio per mezzo litro di acqua) e sciacquate passando con una spugna inumidita con sola acqua. Se necessario, ripetete il trattamento.
Bucato macchiato
Potrebbe essere utile un ammollo in acqua e detersivo agli enzimi. Per la stoffa bianca usate candeggina normale, per i capi colorati provate con quella delicata: non dovrebbe alterare i colori.
Caffè
• Tappeti: per le macchie di caffè puro, tamponate il più possibile, vaporizzate la macchia con uno spruzzatore e asciugate premendo con un panno. Per le macchie ormai vecchie, ripetete più volte il trattamento lasciando asciugare tra una passata e l’altra. Per le macchie di caffellatte, che hanno una componente grassa, occorre intervenire con un prodotto specifico per tappeti, un sapone liquido o uno smacchiatore.
• Tessuti lavabili: sciacquate con acqua calda, poi mettete a bagno nell’acqua con detersivo agli enzimi o perborato per bucato. Lavate nella solita maniera ed eventualmente utilizzate uno smacchiatore per rimuovere le tracce rimaste.
• Tessuti e tappezzerie non lavabili: pulite prima con una spugna, applicando perborato per bucato disciolto in acqua (un cucchiaio in mezzo litro d’acqua calda), poi passate solo con acqua. Se la macchia persiste, adoperate uno smacchiatore.
Carta carbone
Trattate questo genere di macchia con uno smacchiatore o alcol denaturato (non utilizzate su acetato o triacetato).
Catrame
Il catrame, come il bitume, si elimina dai tessuti usando sostanze grasse, ma prima occorre raschiare via il più possibile. Attenzione a non danneggiare il materiale.
• Tappeti o tessuti non lavabili: applicate una soluzione di glicerina e acqua in parti uguali e lasciate agire un’ora. Sciacquate con acqua. Utilizzate un prodotto specifico per smacchiare i tappeti, poi sciacquate con acqua fredda.
• Tessuti lavabili: coprite la macchia con un panno bianco assorbente e applicate nella parte inferiore olio di eucalipto utilizzando un batuffolo di ovatta. Lavate.
• Cuoio: usate il gas per accendini. Fate prima una prova su una piccola parte nascosta per controllare che il colore non ne risenta.
Cera di candele
• Superfici dure: usate un cucchiaio per grattarne via la maggior parte. Riempite un sacchetto di plastica con cubetti di ghiaccio e strofinate la macchia per indurire la cera, poi raschiate via i pezzetti.
• Tessuti: passate il ferro da stiro a una temperatura media applicando una carta assorbente o carta di giornale che però assorbe meno. Per le macchie di cera colorata utilizzate uno smacchiatore per stoffe o per i rivestimenti dei muri e alcol denaturato per i tappeti.
Cioccolato
Eliminate la maggior parte possibile raschiando la macchia.
• Stoffe lavabili: lavate con detersivo agli enzimi.
• Tappeti e stoffe non lavabili: utilizzate uno smacchiatore adatto.
Correttore liquido
Fate seccare il liquido e con le unghie, o con un coltello non appuntito, raschiate quanto più possibile. In genere, il correttore liquido è commercializzato insieme a un diluente specifico. Può essere utilizzato per eliminare gli eventuali residui della macchia.
• Tappeti e rivestimenti in stoffa: smacchiate con lo shampoo. Se la macchia è ampia ed evidente, occorre rivolgersi a un professionista.
• Tessuti lavabili: raschiate la macchia ed eliminate i residui con il lavaggio.
• Tessuti non lavabili: portate in tintoria i capi che possono essere lavati solo a secco, specificando di quale tipo di macchia si tratta.
Cosmetici
• Tessuti lavabili: per fondotinta, rossetto, ombretto e mascara usate alcol o uno smacchiatore e lavate o passate una spugnetta con dell’acqua calda. Eventuali tracce di colore possono essere eliminate con acqua e candeggina. Per lo smalto per unghie, tamponate a fondo e poi intervenite con acetone non oleoso per smalto.
• Pelle e cuoio: tamponate con prudenza le macchie di cosmetici grassi con alcol puro o denaturato, lo smalto con acetone. Poi passate del lucido.
Curry
Sono macchie ostinate. Portate in tintoria gli oggetti o le stoffe di un certo valore. Altrimenti, raschiate via il più possibile e intervenite seguendo i consigli che seguono.
• Tappeti e stoffe non lavabili: passate una spugna con del perborato sciolto in acqua calda (un cucchiaio per mezzo litro d’acqua), poi sciacquate con sola acqua e asciugate con un panno. Se rimangono tracce, usate uno smacchiatore.
• Stoffe lavabili: mettete a bagno in acqua calda, più volte se necessario. Strizzate bene e applicate una soluzione di glicerina e acqua calda in parti uguali. Lasciate agire per circa un’ora, poi sciacquate con acqua. Ripetete l’operazione per eliminare i residui. Lavate utilizzando un detersivo agli enzimi. I tessuti bianchi possono essere candeggiati.
Erba
Le macchie fresche sono più facili da eliminare, procedete al lavaggio non appena possibile.
• Stoffe lavabili: le macchie dovrebbero scomparire con un normale lavaggio. Se rimangono tracce, passate dell’alcol denaturato (non su acetato o triacetato) e sciacquate.
• Stoffe non lavabili: coprite la macchia con un impasto di cremor tartaro in polvere (reperibile nel reparto dolci del supermercato) e sale fino in parti uguali, lasciate agire per 15 minuti e spazzolate via a secco. Lavate comunque a secco.
Fango
Lasciate seccare, poi rimuovete il più possibile con una spazzola rigida o con l’apposito utensile dell’aspirapolvere.
• Tappeti: applicate il detergente per tappeti, se il fango ha lasciato tracce colorate trattate con alcol denaturato.
• Tessuti non lavabili: lavate con una spugnetta imbevuta di acqua calda e liquido detergente per piatti, sciacquate con sola acqua e asciugate accuratamente.
• Tessuti lavabili e abiti (non impermeabilizzati): spazzolate via il fango secco, applicate uno smacchiatore sui segni particolarmente evidenti e lavate normalmente.
Fiori
• Stoffe e tappezzeria: applicate sulla macchia alcol denaturato (non su acetato e triacetato) e passate una spugnetta con acqua calda, poi, se possibile, lavate.
• Carta da parati: spazzolate via la macchia più a fondo possibile, poi adoperare uno smacchiatore spray o applicate uno smacchiatore liquido con un batuffolo di cotone. Evitate il contatto delle corolle e soprattutto dei pistilli, con i muri.
• Vasi e contenitori: i segni scompaiono immergendo i recipienti in una soluzione leggera di candeggina e lasciandoli a bagno per mezz’ora.
Frutta
Asciugate immediatamente con carta da cucina o con un panno bianco.
• Tappeti: passate una spugna imbevuta di acqua calda e poi lavate con l’apposito prodotto. Passate dell’alcol denaturato sui segni di colore rimasto.
• Tessuti lavabili: sciacquate in acqua corrente fredda. Se si tratta di lenzuola o tovaglie, stendete su un catino o sul lavabo e versate sulla macchia dell’acqua calda. Strizzate bene e, una volta eliminata tutta l’acqua, ricoprite la zona segnata con una soluzione di glicerina e acqua calda, mischiate in parti uguali. Lavate poi normalmente, secondo il tipo di stoffa.
• Tessuti non lavabili: passate una spugnetta con acqua fredda e lasciate asciugare all’aria. Poi applicate uno smacchiatore adeguato.
Fuliggine
• Mattoni: spazzolate bene o utilizzate l’apposito accessorio dell’aspirapolvere. Lavate via le macchie con uno spazzolone rigido e acqua. Se rimangono, applicate aceto non diluito con uno straccio o una spazzola e poi sciacquate. Trattate le macchie più difficili con acido muriatico diluito (una parte in sei parti d’acqua fredda). Attenzione, è una sostanza corrosiva e tossica che rilascia esalazioni velenose: indossate guanti di gomma, occhiali protettivi e aprite le finestre. Evitate il contatto con le fughe dei mattoni, sciacquate abbondantemente con acqua calda.
• Pietra: strofinate prima con acqua, poi con poco detersivo per piatti diluito in acqua. Trattate le macchie particolarmente evidenti con candeggina pura per uso domestico. Sciacquate accuratamente.
Gelato
Eliminatene sempre il più possibile, poi trattate la macchia.
• Tappeti: strofinate con un panno umido, poi applicate lo smacchiatore per tappeti o lavate con l’apposito detergente. Se rimangono segni di grasso, e il supporto non è in spuma di lattice, trattate con uno smacchiatore.
• Tessuti non lavabili: utilizzate uno smacchiatore specifico, poi eliminate ogni traccia di colore applicando una soluzione composta da una parte di acqua ossigenata a 20 volumi e sei parti d’acqua.
• Tessuti lavabili: mettete a bagno in acqua e detersivo agli enzimi (utilizzate detersivo delicato se il tipo di stoffa lo richiede). Lavate alla temperatura più alta possibile, anche se questo richiede un lavaggio separato. La seta e la lana non devono mai restare a bagno: strofinate con del perborato per bucato disciolto in molta acqua (un cucchiaio in mezzo litro d’acqua) e poi con acqua calda.
Gomma da masticare
• Abiti: riempite un sacchetto di plastica con cubetti di ghiaccio e strofinatelo sulla gomma o mettete il capo in un sacchetto e poi nel freezer per indurire la gomma e poi raschiatela via. Adoperate uno smacchiatore liquido per i residui. Lavate o passate una spugna con acqua calda.
• Tappeti: utilizzate i metodi descritti sopra oppure un prodotto specifico.
Grasso del cuoio capelluto e gel per capelli
• Testata del letto in stoffa: utilizzate uno smacchiatore spray e successivamente applicate uno spray protettivo.
• Testata del letto di legno: passate nel senso delle venature un panno bianco con del diluente e strofinate. Lucidate con un panno di microfibra.
• Muri intonacati e pitturati: passate una spazzola pulita e lavate con una spugna imbevuta di sola acqua.
• Carta da parati: trattate come una macchia d’olio. Se è lavabile, passate una spugna con acqua e qualche goccia di detersivo per piatti; sciacquate con una spugnetta imbevuta di acqua e asciugate con carta da cucina.
• Rivestimenti in vinile per muri: intervenite con un diluente sui segni evidenti, poi pulite con un detergente universale e sciacquate con sola acqua.
Guano di volatili
Raschiatene la maggior parte con un cucchiaio e inumidite con acqua calda o con una soluzione di perborato per bucato.
• Tappeti: utilizzate uno smacchiatore specifico.
• Stoffe non lavabili: usate uno smacchiatore spray.
• Stoffe lavabili: per il bucato macchiato mentre è steso ad asciugare dovrebbe bastare un normale lavaggio. Le macchie devono essere trattate con una soluzione di acqua ossigenata a 20 volumi (una parte per sei di acqua fredda). Per i tessuti colorati ricordate di provare l’acqua ossigenata diluita su un angolo nascosto. Per i tessuti bianchi, usate candeggina diluita.
Inchiostro
Queste macchie sono difficili da eliminare e le più vecchie non verranno più via, soprattutto su alcune superfici.
• Tappeti: asciugate l’inchiostro delle penne a sfera il prima possibile con batuffoli di cotone o carta da cucina. Tamponate con alcol denaturato o applicate l’apposito smacchiatore. Alcuni produttori consigliano quali solventi utilizzare: possono essere contattati per le macchie ostinate. Per le macchie di penna stilografica, usate uno spruzzatore con acqua per diluire il segno e strofinate con carta da cucina o con un canovaccio bianco. Mischiate delle scaglie di sapone con acqua calda, fate una poltiglia e applicatela con un panno di stoffa bianco. Fate agire per circa 15 minuti, poi asciugate e ripetete il trattamento finché la macchia non scompare. Sciacquate con sola acqua. Per le macchie ostinate adoperate lo smacchiante per tappeti e, se possibile, il detergente liquido specifico. Tamponate l’inchiostro di pennarello con un batuffolo di cotone e carta da cucina, poi con alcol denaturato.
• Tessuti non lavabili: applicate uno smacchiatore specifico.
• Tessuti lavabili: le stoffe bianche possono essere trattate con candeggina domestica. Durante il trattamento, tenete la zona della macchia di inchiostro sempre bagnata utilizzando acqua fredda. È molto più difficile togliere l’inchiostro secco.
• Rivestimenti vinilici per muri: strofinate le macchie d’inchiostro di penna a sfera con uno spazzolino rigido per unghie intinto in acqua e detersivo liquido per piatti (adoperate un panno morbido sui segni di pennarello), poi sciacquate.
Insetti volanti
• Tappezzeria: utilizzate uno smacchiatore spray o alcol denaturato (non per acetato o triacetato).
• Paralumi in stoffa: passate in modo accurato ma delicatamente con una spazzola morbida. Poi utilizzate uno smacchiatore spray.
• Paralumi in plastica o in pergamena: passate un panno imbevuto con acqua e sapone, poi una spugnetta con sola acqua e lasciate asciugare.
Lacca per capelli
• Tessuti lavabili: le macchie scompaiono facilmente dagli abiti con un normale lavaggio.
• Tessuti non lavabili: applicate uno smacchiatore.
• Specchi: strofinate con un panno imbevuto di alcol denaturato.
Latte
Non fate asciugare la macchia: l’odore diventa praticamente ineliminabile. Inumidite con acqua tiepida (fate attenzione che non sia bollente, altrimenti “fissa” la macchia) utilizzando uno spruzzatore e asciugate accuratamente con carta da cucina.
• Tappeti: adoperate del detergente per tappeti e, se dovessero rimanere dei segni, utilizzate uno smacchiatore.
• Tessuti non lavabili e tappezzeria: passate una spugnetta con acqua tiepida; poi utilizzate uno smacchiatore.
• Tessuti lavabili: sciacquate in acqua tiepida e mettete a bagno il capo in acqua e detersivo agli enzimi. Lavate normalmente nel più indicato per il tipo di stoffa.
Lucidanti per metalli
Eliminatene la maggior parte con un cucchiaio e asciugate con cura.
• Tappeti: tamponate la macchia con alcol denaturato e lasciate asciugare all’aria. Battete la parte con un battipanni per smuovere i residui in polvere, poi passate l’aspirapolvere. Se necessario, lavate con l’apposito detergente per tappeti.
• Tessuti lavabili: applicate uno smacchiatore specifico, poi lavate.
• Tessuti non lavabili: pulite passando una spugna e lasciate asciugare; spazzolate accuratamente con una spazzola rigida per indumenti (che ripulirete accuratamente dopo l’uso). Applicate uno smacchiatore specifico sugli eventuali segni rimasti.
Lucido da scarpe
Raschiate via il più possibile.
• Tappeti, rivestimenti in stoffa e tessuti non lavabili: applicate dell’alcol denaturato sulla macchia e successivamente adoperate un detergente per tappeti o tappezzeria.
• Tessuti lavabili: applicate uno smacchiatore o alcune gocce di ammoniaca diluite nell’acqua durante il lavaggio. Sulle macchie difficili, trattate con acquaragia prima di lavare.
Maionese e senape
• Tappeti e tessuti non lavabili: ripulite la macchia di maionese con un panno umido, facendo attenzione a non farla ingrandire. Quando si è asciugata, applicate uno smacchiatore spray. Per i tappeti, utilizzate se necessario l’apposito detergente. Per le macchie di senape, l’intervento più efficace è lavare a secco, ma è possibile intervenire con una spugnetta e poco detersivo: applicate con delicatezza sui segni rimasti dell’ammoniaca disciolta in acqua (5 ml in mezzo litro d’acqua calda). Asciugate e poi passate una spugnetta con acqua. Non utilizzate questo procedimento sui tessuti dove si formano aloni.
• Tovaglie e tessuti lavabili: passate una spugnetta con dell’acqua tiepida (l’acqua molto calda “fissa” l’uovo contenuto nella maionese e rende l’operazione più difficile). Mettete a bagno in acqua e detersivo, poi lavate normalmente. Se la maionese dovesse sporcare degli indumenti di un certo valore, o stoffe particolari, portate i capi in tintoria. Per le macchie di senape, mettete a bagno la parte macchiata in acqua e detersivo, poi passate una spugnetta con ammoniaca disciolta in acqua (5 ml per mezzo litro d’acqua calda). Lavate normalmente. Per le macchie essiccate, ricoprite con una soluzione di glicerina e acqua calda in parti uguali, lasciate agire per un’ora circa prima di sciacquare e lavare.
Marmellata e altre conserve
Raccogliete la conserva caduta raschiando con un cucchiaio.
• Tappeti: strofinate più volte con un panno umido e poi utilizzate del sapone liquido per tappeti. Trattate le macchie colorate con alcol denaturato.
• Tessuti non lavabili: passate una spugna con acqua e detersivo per piatti, poi asciugate tamponando con carta da cucina, se necessario ripetete l’operazione. Sciacquate con acqua. I segni rimasti devono essere cosparsi con polvere di perborato per bucato; fate agire per 15 minuti e lavate con una spugna. In alternativa applicate uno smacchiatore apposito.
• Tessuti lavabili: i capi devono essere lasciati a bagno in una soluzione di perborato per bucato (un cucchiaio in mezzo litro d’acqua calda), prima di essere lavati.
Matite colorate
Se la carta da parati si sporca con delle matite colorate e il danno è di dimensioni ridotte, l’unica soluzione è mettere una piccola toppa.
Per rendere meno visibile il rattoppo, strappate in modo irregolare la parte macchiata. L’intervento sarà meno evidente sulla tappezzeria a disegni, mentre si noterà di più sulla carta liscia.
Sulla carta da parati in vinile e sulle testate del letto usate una spazzola e sciacquate. Per ridare lucentezza, passate un panno di microfibra.
Muffa
La muffa è composta da spore che crescono e si moltiplicano se non si interviene. Si rimuove facilmente con una soluzione di candeggina.
Per la muffa in bagno, soprattutto quella lungo il bordo dello scarico della doccia, occorre applicare a intervalli regolari uno speciale detergente sigillante. Asciugare il bordo dopo l’utilizzo limita la sua formazione.
Per eliminare la muffa che si forma lungo lo stucco dei vetri delle finestre, bisogna passare un batuffolo di cotone bagnato con della candeggina o con un fungicida per raggiungere angoli e fessure.
• Tessuti non lavabili e rivestimenti in stoffa: spazzolate via le spore, possibilmente all’aperto, e spruzzate un antimuffa per eliminare quelle eventualmente rimaste. In qualche caso, potrebbe essere necessario un lavaggio a secco. Se la muffa ha attaccato tele o tessuti particolarmente pregiati, è preferibile rivolgersi per un consiglio a un restauratore.
• Tessuti lavabili: un lavaggio dovrebbe essere sufficiente per rimuovere le macchie. Se la muffa compare sui tessuti bianchi (escluso il nylon), sbiancate con una soluzione composta da una parte di acqua ossigenata a 20 volumi diluita in sei parti d’acqua fredda. La candeggina per uso domestico è adatta per il cotone o la biancheria di colore bianco senza particolari rifiniture. Sulle stoffe colorate, inumidite le parti macchiate e strofinate con un panetto di sapone di Marsiglia. Lasciate asciugare al sole oppure, se è inverno, vicino alla finestra più soleggiata. Lavate normalmente.
• Muri: lavate con un detersivo leggero poi spennellate con un prodotto antimuffa sciolto in acqua. Prima di tappezzare la stanza con nuova carta da parati, è preferibile passare una mano di prodotto antimuffa: riduce il rischio di formazione.
• Tende di plastica per doccia: lavate passando una spugnetta con acqua e una piccola dose di candeggina o disinfettante. Questa operazione dovrebbe eliminare i segni più lievi, mentre le tracce più visibili devono essere trattate con acqua e detersivo e poi risciacquate con dell’antimuffa specifico. Il lavaggio può avvenire anche in lavatrice.
• Pelle: lavate con una spugnetta imbevuta di acqua e disinfettante (5 ml in mezzo litro d’acqua calda). Asciugate e passate un panno in microfibra per lucidare. Applicate un lieve strato di crema nutriente per pelli (sulle scarpe applicate del lucido da scarpe).
Olio, grasso e unto
• Tappeti: applicate uno strato di carta bianca assorbente sulla macchia e passate il ferro da stiro a temperatura media in modo da trasferire l’unto sulla carta. Attenzione a non danneggiare l’eventuale dorso di spuma di lattice. Diluite del detergente per tappeti con poca acqua e strofinate la schiuma sulla macchia. Ripulite con carta da cucina e ripetete l’applicazione del detergente finché il segno non sparisce. La macchia d’unto eliminata potrebbe riapparire anche a distanza di giorni o settimane: ripetete il trattamento.
• Tessuti non lavabili e rivestimenti in stoffa: spolverizzate con uno strato di talco in polvere; quando l’unto è stato assorbito, ripulite o spazzolate via e ripetete il trattamento. Lasciate agire l’ultima applicazione per diverse ore, poi spazzolate. In alternativa, dopo aver assorbito l’unto con carta assorbente e ferro da stiro, adoperate uno smacchiatore.
• Tessuti lavabili: pretrattate la macchia con sapone solido per il bucato a mano e lasciate agire prima di lavare normalmente in lavatrice. Utilizzate acqua più calda possibile.
• Scarpe di camoscio: qualche volta l’olio può essere ripulito prima di venire assorbito. Nel caso delle scarpe in pelle di camoscio, asciugate la macchia con carta assorbente, dopodichè strofinate con l’apposita gomma. Se il colore dovesse risentirne, dovrete trattare entrambe le scarpe per rendere il colore uniforme.
Olio minerale (di macchina)
Per i pavimenti in cemento del garage o del cortile cospargete subito con segatura o sabbia per assorbire, poi passate una soluzione di acqua e soda. Sull’asfalto è efficace una soluzione di sapone.
Pitture
È preferibile intervenire sulla macchia fresca. La vernice secca è molto più difficile da rimuovere.
• Pitture acriliche: asciugate rapidamente con carta da cucina e lavate con acqua saponata. Se la macchia è secca, infilate sotto la parte segnata un panno di stoffa bianca e tamponate la macchia con alcol denaturato o un solvente liquido per grasso.
• Pitture a olio: appoggiate il tessuto macchiato su un panno bianco e tamponate lievemente la macchia con del diluente; poi passate una spugna o lavate. La pittura a olio secca può essere eliminata con uno smacchiatore liquido.
• Acquerelli, colori a tempera: lavate con una spugna o lasciate a bagno in acqua fredda. Lavate gli indumenti, per i tappeti o i rivestimenti in stoffa applicate l’apposito detergente.
• Idropittura: su tappeti e tappezzeria raccoglietela con uno straccio e asciugate il più possibile; poi passate una spugna con acqua fredda e lavate con il detergente specifico per tappeti. Se necessario fate eseguire il lavaggio da un professionista. Se le macchie sono asciutte ammorbiditele con alcol denaturato (non su acetato o triacetato) prima di iniziare ogni operazione. Se il tessuto non è lavabile portatelo in tintoria per farlo trattare a secco.
Plastilina e pasta da modellare
Raschiate via la pasta con un coltello non tagliente. Se possibile, mettete un panno assorbente sotto la macchia e tamponate con uno smacchiatore liquido per eliminare la parte sedimentata. Qualsiasi segno di colore deve essere trattato con alcol denaturato. Lavate le stoffe lavabili, passate una spugnetta su quelle non lavabili.
Per i tappeti adoperate l’apposito detergente.
Profumo
• Tessuti lavabili: sciacquate immediatamente. Ricoprite le macchie ormai asciutte con una soluzione di glicerina e acqua calda in parti uguali. Lasciate agire per un’ora abbondante, poi lavate.
• Tessuti non lavabili: lasciate agire la soluzione di glicerina per un’ora, poi ripulite con uno straccio imbevuto in acqua calda e tamponate, sempre con un panno, per asciugare. Portate gli abiti di un certo valore in tintoria.
Ruggine
• Tessuti lavabili: spruzzate con succo di limone e ricoprite con un leggero strato di sale fino. Lasciate agire per un’ora, sciacquate in acqua fredda e lavate normalmente. I capi bianchi di grandi dimensioni e macchiati in più punti possono essere lavati con candeggina.
• Tessuti non lavabili: le macchie ostinate possono essere trattate con l’apposito smacchiatore per ruggine, poi sciacquate passando una spugnetta ben strizzata.
Salsa di pomodoro
Raccogliete con un cucchiaio la salsa e asciugate il più a fondo possibile, facendo attenzione a non allargare l’alone della macchia.
• Tappeti: passate una spugna con acqua calda e asciugate bene. Applicate della schiuma detergente per tappeti, strofinando nel verso del pelo. Passate sopra un panno umido. Una volta asciugato, se rimangono dei segni, applicate uno smacchiatore.
• Tessuti non lavabili: con un cucchiaio o un coltello a punta arrotondata raccogliete i residui di salsa. Ripulite con un panno umido, lasciate asciugare e applicate lo smacchiatore apposito. Le salse di pomodoro sono difficili da pulire, potrebbe essere necessario ricorrere alla tintoria.
• Tessuti lavabili: sciacquate la parte macchiata sotto l’acqua corrente fredda. Passate una spugna con acqua e scaglie di sapone e risciacquate accuratamente. Alcuni tessuti particolari possono essere lasciati a bagno in acqua e detersivo agli enzimi. Lavate con la modalità adatta al tipo di tessuto.
Sudore
• Tessuti lavabili: passate una spugnetta con acqua e ammoniaca (5 ml per mezzo litro d’acqua calda). Sciacquate immediatamente. Se il colore è alterato, passate una spugna con aceto bianco (un cucchiaio in 250 ml di acqua calda) e sciacquate prima di lavare. Se la stoffa lo permette, mettete a bagno con detersivo agli enzimi; in caso contrario, lavate normalmente. Sul tessuto bianco, sbiancate i segni con una soluzione a base di acqua ossigenata (una parte di acqua ossigenata a 20 volumi e sei parti d’acqua fredda). Non utilizzate sul nylon.
• Tessuti non lavabili: tamponate la macchia con aceto bianco diluito in acqua (un cucchiaio in 250 ml di acqua calda), ottimo anche per eliminare ogni odore. Se il colore ne ha risentito, strofinate con alcol denaturato (non su acetato e triacetato, materiale che, in genere, è utilizzato per foderare gli abiti da uomo da portare quindi in tintoria).
Tè
Intervenite il prima possibile, soprattutto se il tè è mescolato con del latte.
• Tappeti: passate uno straccio per assorbire il più possibile, poi bagnate con uno spruzzatore ad acqua o pulite con acqua calda. Usate del detergente per tappeti se c’era anche del latte, successivamente applicate uno smacchiatore sui segni rimasti. Lavate le macchie secche passando una spugna con perborato per bucato disciolto in acqua (un cucchiaio in mezzo litro d’acqua calda), poi sciacquate. Se rimangono dei segni, ricoprite con glicerina e acqua mescolate in parti uguali e lasciate agire per un’ora. Poi passate una spugna con sola acqua. Utilizzate del detergente per tappeti.
• Tessuti non lavabili: pulite con un cucchiaio di perborato per bucato sciolto in mezzo litro d’acqua calda, poi sciacquate passando una spugna con sola acqua. Tamponate picchiettando per eliminare l’umidità e, una volta asciugato, applicate uno smacchiatore spray.
• Tessuti lavabili: sciacquate in acqua calda, poi mettete a bagno in acqua calda e perborato per bucato (un cucchiaio per mezzo litro d’acqua) o detersivo agli enzimi. Per ammorbidire le macchie secche, applicate glicerina diluita in acqua e lasciate agire per un’ora. Lavate normalmente.
Le tovaglie devono essere sciacquate in acqua corrente fredda e poi messe a bagno con detersivo agli enzimi.
Se le macchie di tè sono ormai asciutte i capi devono essere distesi su un catino o sul lavandino e la macchia cosparsa con perborato. Versate sulla macchia acqua calda, facendola colare attraverso il tessuto; poi lavate normalmente. Per i tessuti bianchi, utilizzate la candeggina.
Tintura per capelli
• Cotone bianco: diluite una tazza di ammoniaca per uso domestico in poco meno di cinque litri di acqua calda e versatela sulla macchia, lasciate penetrare attraverso le fibre. Se la macchia non scolorisce, mettete a bagno il cotone in acqua e ammoniaca e lasciate in ammollo quattro ore. Poi sciacquate, lavate in acqua calda e fate asciugare all’aria.
• Tessuti colorati o acrilici: provate in una parte nascosta l’effetto della soluzione di acqua calda e ammoniaca, poi procedete come per il cotone. Non lasciate a bagno il tessuto.
Uovo
Rimuovete il più possibile strofinando delicatamente con carta da cucina. Le uova crude devono essere eliminate con uno straccio: passate poi una spugna con acqua fredda salata. Più facile intervenire sull’uovo cotto: rimuovete la maggior parte con un cucchiaio poi trattate la macchia secondo il metodo di cottura: bollito, strofinate con acqua calda o acqua e qualche goccia di detersivo; fritto o strapazzato, contiene sostanze grasse, intervenite con un solvente adatto e, su tappeti o rivestimenti in stoffa, con l’apposito sapone liquido. Attenzione, non applicate alcun liquido caldo: l’uovo si rapprende in fretta e diventa più difficile eliminare la macchia.
• Tappeti: utilizzate l’apposito sistema smacchiante per tappeti o lo smacchiatore specifico, poi lavate il tappeto. Per le macchie di uovo crudo applicate uno smacchiatore spray.
• Tessuti non lavabili: lavate con una spugnetta imbevuta in acqua salata e ripassate la spugna, questa volta con sola acqua. Per qualunque residuo, utilizzate il detergente per rivestimenti in stoffa.
• Tessuti lavabili: mettete a bagno in acqua fredda e sale, poi sciacquate. Lasciate ancora a bagno, ma solo in acqua fredda, e lavate. Per le macchie di uovo crudo provate con un detersivo agli enzimi.
Vernice
• Tappeti, stoffe non lavabili, rivestimenti in stoffa: passate una spugnetta bagnata con alcol denaturato (da evitare su acetato e triacetato) e alcune gocce di ammoniaca per uso domestico. Ripetete l’operazione, se necessario. Per gli oggetti di un certo valore, lavate a secco.
• Superfici dure: passate subito uno straccio asciutto. Non usate acqua, la vernice si spalmerebbe. Le macchie di pittura secca non possono essere eliminate.
• Stoffe lavabili: mettete a bagno con acqua e detersivo agli enzimi, poi lavate normalmente. Per i tessuti bianchi, usate l’apposito sverniciatore seguendo le istruzioni per l’uso. La seta e la lana devono essere lasciate a bagno per 15 minuti in acqua fredda e acqua ossigenata a 20 volumi (una parte di acqua ossigenata, sei d’acqua fredda). Risciacquate immediatamente e lavate a mano. Deve essere immerso tutto il capo per evitare che alcune parti stingano.
Vino
• Tappeti: per le macchie fresche di vino rosso, versate sopra del vino bianco oppure bagnate con acqua utilizzando uno spruzzatore e asciugate bene con carta assorbente. Applicate della schiuma di detergente già pronta per tappeti due o tre volte di seguito e ripulite con uno straccio precedentemente bagnato in acqua pulita e strizzato bene. Asciugate accuratamente con carta assorbente. Stendete sui segni rimasti una soluzione di glicerina e acqua in parti uguali e lasciate agire per un’ora. Sciacquate con acqua pulita e tamponate picchiettando per asciugare. Per le macchie vecchie applicate alcol denaturato. Le nostre nonne cospargevano le macchie di vino sui tappeti con un pizzico di sale, ma l’impiastro non asciuga mai e attira lo sporco. È però un sistema efficace per evitare che si espanda la macchia quando si rovescia il vino sulla tovaglia.
• Tessuti non lavabili e rivestimenti in stoffa: asciugate con carta assorbente da cucina, passate poi una spugna con acqua calda e asciugate nuovamente. Cospargete i segni rimasti con argilla smettica o borotalco mentre sono ancora umidi. Spazzolate dopo dieci minuti e ripetete l’operazione fino alla scomparsa delle tracce. Su macchie vecchie e ormai secche applicate glicerina mischiata con acqua in parti uguali e lasciate agire per mezz’ora. Ripulite la parte con acqua e, se necessario, applicate i prodotti smacchianti specifici per tappezzeria in tessuto.
• Tessuti lavabili: sciacquate con acqua calda e, se la macchia è ancora visibile, mettete a bagno in acqua calda e perborato (un cucchiaio in mezzo litro d’acqua) o, per i tessuti adatti, detersivo agli enzimi. Per le stoffe bianche senza finiture particolari usate la candeggina, mentre su seta e lana adoperate acqua ossigenata a 20 volumi diluita in acqua fredda, una parte di acqua ossigenata e sei parti di acqua.