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A meno che non abbiate scelto un arredamento ultra-moderno con superfici vetrate o metalliche ovunque, le strutture in legno sono l’elemento che occupa più spazio nelle nostre case e che spesso richiede attenzioni particolari. Anche in questo caso, i prodotti di uso più comune non sono necessariamente la scelta più sana – sotto tutti i punti di vista! Due sono i pericoli principali connessi con l’uso regolare di preparati spray per la pulizia dei mobili: un rischio ambientale, dovuto alla presenza di propellenti che danneggiano la fascia d’ozono, e un rischio personale derivante dall’impiego di ingredienti tossici per inalazione.
Inoltre, gli spray non vanno mai usati in presenza di fiamme accese (candele, fornelli) anche quando queste si trovano a debita distanza; la combustione dell’aria impregnata dai gas delle bombolette produce residui tossici da respirare.
Parallelamente, la presenza di solventi nelle comuni bombolette spray “raccomandate” dalla pubblicità può, a lungo andare, rovinare la finitura di certi legni. Se è vero che tutti i solventi sono potenzialmente dannosi per la salute e per l’ambiente, farne uso cosciente solo quando strettamente necessario è comunque una scelta meno pericolosa di quella alla quale siamo sottoposti quando usiamo senza precauzioni preparati commerciali che ne contengono.
Abituarci a riconoscere le esigenze reali di pulizia di diversi tipi di mobili è dunque il primo passo verso scelte complessivamente più naturali, temperanti e libere dai condizionamenti del marketing.
Mobili di legno non trattato
La caratteristica dei mobili di legno non trattato è quella di non essere stati sottoposti a laccature, verniciature o altri tipi di finiture superficiali che sigillano permanentemente la naturale porosità del legno.
Tutti i mobili antichi con venature a vista e finitura opaca sono non trattati, e non trattati sono anche i mobili moderni lucidati a mano solo con l’ausilio di cere e oli penetranti, ma senza gommalacca, sandracca o altri tipi di lacche di derivazione naturale.
Mantenere puliti, splendenti e sostanzialmente sani i mobili non trattati richiede un po’ di attenzione nel loro uso quotidiano e prodotti di pulizia che non rovinino la superficie e il colore del legno. In particolare,
Evitate di appoggiare sulle superfici dei mobili non trattati oggetti bagnati. Poiché i pori del legno sono aperti, l’umidità penetra facilmente e può provocare deformazioni e macchie indelebili.
Non appoggiate mai direttamente sui mobili pentole calde, candele in contenitori di vetro senza isolanti esterni e altri oggetti che emanano calore.
Spolverate regolarmente tutte le superfici esterne con uno straccio appena spruzzato con poco dello Spray antistatico di cui riportiamo la ricetta più avanti, nel paragrafo sui pavimenti. Mentre spolverate, vi basterà un’occhiata per controllare che il legno non sia stato attaccato dai tarli.
Non più di un paio di volte l’anno, ma immediatamente dopo averlo asciugato completamente se vi capita di rovesciarci dell’acqua, nutrite il legno con l’unguento di cui riportiamo di seguito la ricetta.
Occorrente
Olio d’oliva 100 mi
Cera d’api 30 g
Propoli grezza, in scaglie o in polvere (facoltativo) g
Trementina vegetale (trementina di pura gemma, 10 ml jill
acquaragia di pura gemma)
Olio essenziale di lavanda 7 ml
Olio essenziale di eucalipto 7 m
Procedimento
-Pesate la cera e la propoli in una lattina vuota, che avrete lavato e asciugato perfettamente.
-Aggiungete l’olio di oliva e mettete a scaldare a bagnomaria.
-Quando la cera e la propoli sono completamente sciolte, togliete dal fuoco e lasciate scendere la temperatura sotto i 50 gradi, mescolando in continuazione.
-Aggiungete la trementina e gli oli essenziali (attenzione a lavorare a fiamma spenta perché sono sostanze infiammabili!), mescolate bene e versate in un barattolo di vetro o di plastica a bocca larga, con coperchio.
Utilizzo
-Prelevate circa mezzo cucchiaino di unguento con uno straccio morbido, di lana o di cotone.
-Strofinate bene il legno o il cuoio, aggiungendo altro unguento quando necessario.
-Lasciate asciugare per qualche minuto e ripassate, lucidando, con uno straccio di lana pulito.
-Ripassate di tanto in tanto con uno straccio di lana per togliere la polvere e ravvivare il lucido.
L’azione combinata dell’olio di oliva e della cera d’api fornisce nutrimento e protezione al legno non trattato, al cuoio e a tutti i tipi di pelle non scamosciata. Trementina e oli essenziali rimuovono lo sporco e contribuiscono a tenere lontani i tarli, mentre la propoli aiuta a sigillare i pori, aumentando la resistenza all’umidità e offrendo protezione contro eventuali attacchi di muffe o funghi.
La consistenza cremosa e il buon odore di quest’unguento lo rendono adatto anche per il trattamento di scarpe, borse e persino dei pavimenti di marmo non verniciato. La ricetta dà circa 150 millilitri di unguento, che sono sufficienti per almeno un anno di pulizia di mobili, pavimenti di marmo, scarpe e divani di pelle. La propoli grezza si compra in certe farmacie, erboristerie e dagli apicoltori.
Mobili laccati e laminati
La maggioranza dei mobili moderni sono ricoperti da uno strato sottile di vernici (sintetiche) speciali, che ne induriscono e rendono impermeabile la superficie. In questo senso, i mobili laccati e verniciati non differiscono sostanzialmente da quelli ricoperti da laminati plastici, e vanno pertanto puliti nello stesso modo.
In generale, è sufficiente spolverare regolarmente questo tipo di mobili con stracci di cotone pulito leggermente inumiditi con uno Spray antistatico.
Eventuali macchie incrostate si tolgono con una spugnetta morbida insaponata, sciacquando bene e asciugando con un panno pulito. Questi sistemi di pulizia valgono anche per le parti verniciate e laminate di porte e finestre.
Se avete in casa dei mobili antichi o “anticati” con finiture laccate, fate riferimento alle istruzioni di manutenzione fornite dal produttore. Questo tipo di mobili è più delicato della media e può richiedere attenzioni particolari.