In questa guida spieghiamo come scegliere la pacciamatura per le piante in vaso.
Scegliere il materiale giusto è importante quanto selezionare la pianta o il contenitore adatto. Ma con tanti tipi sul mercato, come sapere qual è il migliore per le vostre esigenze?
Cos’è un materiale pacciamante? È uno strato di ghiaia o altro materiale che aiuta a trattenere l’umidità nel terriccio e riduce l’evaporazione. Può anche essere decorativo. Se granuloso, scoraggia le lumache.
Trinciato di corteccia
È preferibile usarlo attorno ad arbusti e piante boschive, come camelie, magnolie, palme e rododendri. Ideale per barili di legno. Se avete un’ampia superficie scoperta, la corteccia aiuterà a evitare la comparsa di malerbe.
Ghiaino
Disponibile in diverse misure e colori, ha un alto valore estetico e garantisce un’efficiente superficie drenante. Aiuta ad allontanare lumache e limacce, e uno strato spesso trattiene l’umidità. Adatto per piante stile mediterraneo, alpine e Hosta.
Sassi
Disponibili in diverse misure e colori, sono adatti a grandi piante costiere e a composizioni moderne e orientaleggianti in contenitori lucidi di metallo. Ideale per bambù, Cordyline, canne e graminacee.
Conchiglie di mare
La pacciamatura migliore per varietà di forma, misura e colore (dal bianco al rosa). Ideale per graminacee, Ophiopogon e Skimmia japonica ‘Rubella’. Se avete poche conchiglie, disponetele su uno strato di sassolini.
Vetro frantumato
Questa novità di successo, perfettamente sicura da maneggiare, si trova in vari colori ed è ideale in contesti moderni; adatto a una pianta scultorea, per catalizzare l’attenzione. Per bambù, palme nane e yucca.
Materiali riciclati
Oggi si trova una quantità sempre maggiore di materiali riciclati, come schermi di computer ridotti in pezzetti colorati, o conchiglie frantumate (sopra), prodotto di scarto dell’industria ittica. Ideale per composizioni moderne.