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La ferramenta specializzata sembra proporre una scelta enorme di bulloni, viti per metalli, dadi e rondelle. Non spaventatevi, però, perché è abbastanza facile orientarsi.
Cosa Sono
Il termine “bullone” può generare un po’ di confusione, perché trae origine dal nome latino “bulla”, sigillo, e si riferiva a lunghi chiodi da ribattere a testa tonda. Attualmente, il termine si riferisce a tutte le aste filettate che prevedono o meno una parte non filettata, provviste di una testa con taglio fresato, esagonale o quadrata con relativo dado di serraggio. Tuttavia, nel linguaggio comune si definisce (impropriamente) “bullone” solo la vite per metalli quando raggiunge dimensioni rilevanti. Queste viti sono destinate all’assemblaggio di pezzi metallici, si usano generalmente con un dado (quadrato o esagonale), ma a volte sono serrate direttamente in un’apertura filettata sagomata sul pezzo stesso (viti mordenti). Le viti per metalli si distinguono soprattutto grazie ai materiali: acciaio zincato, acciaio brunito, ottone; tutti resistono alla corrosione, ma per i pezzi molto esposti si preferiranno le viti inossidabili. Esiste una distinzione anche a livello di forma della testa: svasata, svasata bombata, bombata, cilindrica (le prime sono destinate ad essere accecate nel pezzo). Una distinzione importante riguarda il filetto, codificato in tutte le sue varianti dalle norme ISO (International Organization for Standardization), che indicano una prima suddivisione in “passo grosso” (3,5 mm) e “passo fine” (2 mm). Di particolare interesse per gli hobbisti sono le viti autofilettanti, che non richiedono dadi di serraggio e tengono saldamente gli assemblaggi. I bulloni possono essere ad asta filettata su tutta la lunghezza, o solo su una parte. In genere comportano una testa a 6 facce che si serra con una chiave. I bulloni a testa tonda e collare quadrato sono stati studiati per non consentire lo smontaggio del lato della testa; il collare alloggia in un foro di sezione quadrata sagomato sul pezzo, bloccando così l’elemento e permettendo il serraggio del dado (si utilizzano per le architetture metalliche, le grandi macchine, ecc.).
Dadi e rondelle
Il dado classico è a 6 facce. In genere, si mettono due dadi su un’asta filettata, il secondo dei quali serve da controdado e impedisce lo svitamento. Si utilizzano anche dadi ciechi, anch’essi a6 facce, che sono chiusi da una semisfera decorativa. I dadi autobloccanti comportano un collare che poggia sul pezzo, riducendo così il gioco. I dadi ad alette (galletti) sono degli elementi leggeri, destinati ad essere serrati a mano.
Le rondelle si mettono tra il dado e il pezzo. Sono destinate ad ammortizzare le vibrazioni e ad impedire che il dado rovini la faccia a vista del pezzo. Si utilizzano essenzialmente rondelle piane, più o meno larghe e spesse a seconda delle dimensioni del pezzo.
Come Scegliere Bulloni e Rondelle
Scegliere bulloni e rondelle adatti alle proprie esigenze non è sempre semplice, poiché dipende da vari fattori come il materiale, la dimensione, l’applicazione prevista e le specifiche tecniche del progetto. Ecco alcune considerazioni che potrebbero guidarvi nella vostra scelta:
Tipo di Materiale
Il materiale da cui sono fatti i bulloni e le rondelle è cruciale. Acciaio inossidabile, acciaio al carbonio, lega di zinco, rame e ottone sono solo alcuni dei materiali comunemente utilizzati. L’acciaio inossidabile, ad esempio, è resistente alla corrosione e quindi ideale per applicazioni esterne o in ambienti umidi. L’ottone, d’altra parte, è noto per la sua resistenza alla corrosione e la sua malleabilità, rendendolo adatto per applicazioni che necessitano di una certa flessibilità.
Dimensione e Filettatura
La dimensione del bullone è determinata dal diametro e dalla lunghezza. È essenziale scegliere la dimensione giusta per assicurare una connessione sicura. La filettatura, che può essere grossolana o fine, determina quanto strettamente il bullone può essere avvitato. Una filettatura grossolana è più resistente allo sfilacciamento e si avvita più velocemente, mentre una fine offre una connessione più sicura.
Testa del Bullone
La forma e il tipo di testa del bullone determinano come può essere serrato. Ad esempio, i bulloni a testa esagonale sono comuni e vengono serrati con una chiave, mentre quelli a testa a brugola utilizzano una chiave esagonale. La scelta dipende spesso dalla posizione e dalla facilità di accesso del bullone.
Rondelle
Le rondelle servono a distribuire la pressione del bullone e a proteggere le superfici su cui sono montate. Ci sono diverse forme e dimensioni di rondelle, ognuna progettata per applicazioni specifiche. Ad esempio, le rondelle di bloccaggio hanno piccoli denti o linguette che impediscono al bullone di allentarsi.
Applicazione e Carico
È fondamentale considerare l’applicazione e il carico previsto. Ad esempio, se si sta fissando un oggetto pesante a una parete, si avranno bisogno di bulloni e rondelle capaci di sopportare un carico maggiore.
Normative e Standard
In molti settori, ci sono norme e standard che guidano la scelta dei bulloni e delle rondelle. Assicurarsi che i componenti scelti soddisfino o superino tali standard è essenziale per la sicurezza e la durabilità.
In sintesi, la scelta di bulloni e rondelle dipende da vari fattori e necessità. Si consiglia sempre di consultare le specifiche del progetto e, se necessario, di chiedere il parere di un esperto prima di effettuare un acquisto.