Gli speciali attrezzi per riparare la bigiotteria e I gioielli sono più piccoli di quelli corrispondenti usati normalmente in casa, poiché si lavora su scala molto ridotta. Le pinze, per esempio, sia quelle coniche sia quelle a punte piatte o tonde, hanno una lunghezza totale di cm 11-12. Ci sono poi varie lime ad ago con contorni adatti per la maggior parte dei monili. Sono utili per le varie riparazioni anche un martelletto leggero e un ago da rammendo.
Le pinze a punte piatte sono usate soprattutto per raddrizzare le montature ammaccate sui bordi. Le pinze a punte tonde, invece, sono adatte per la riparazione delle catene e degli anelli.
Nel caso si sia dovuta usare la lima, è necessario levigare di nuovo il metallo usando uno spazzolino d’acciaio.
Se, per riparare un gioiello, è necessaria una superficie di appoggio molto dura, usare un blocco di metallo, per esempio la piastra di un vecchio ferro da stiro: bloccare il manico del ferro in una morsa e controllare che la superficie della piastra sia pulita e liscia, in modo da non sporcare o rovinare il pezzo da riparare.
I gioielli di valore non devono mai essere puliti da un dilettante: se non sono in buono stato, portarli da un gioielliere. La bigiotteria, invece, fatta con pietre e metalli non preziosi o semipreziosi, può essere pulita in casa.
Quasi tutte le pietre possono essere pulite con una spazzola morbida, acqua e liquido detergente. Usare, invece, solo una spazzola morbida e asciutta per gli opali, che si rovinano facilmente. Se i gioielli con pietre sono molto sporchi, procurarsi il cosiddetto rossetto, una pasta estremamente fine che usano i gioiellieri. Togliere l’unto e lo sporco con un pennellino bagnato in acqua tiepida e liquido detergente, quindi sciacquare il gioiello con acqua fresca e asciugarlo con una salvietta. Applicare, infine, il rossetto e lucidare il gioiello strofinandolo con una pelle di camoscio.
L’argento può essere pulito con una soluzione di acqua o soda per uso domestico: sciogliere un cucchiaio da tavola di soda in mezzo litro d’acqua e scaldare la soluzione in un pentolino d’alluminio, che deve essere pulito bene prima di venir usato di nuovo per cucinare.
Il modo migliore per pulire i gioielli con pietre incastonate, siano essi d’argento, d’oro o di platino, è, invece, quello di immergerli in uno degli appositi liquidi disponibili in commercio.
Anche se nel negozi di articoli per gioiellieri o dai commercianti di metalli non ferrosi sono generalmente disponibili pezzi di ricambio per i vari monili di bigiotteria, vale comunque sempre la pena di conservare I gioielli smessi o mancanti di alcuni pezzi, poiché i singoli pezzi ancora intatti possono tornare utili per riparazioni ad altri monili.
È possibile, infine, ritoccare i particolari rovinati o tingere i pezzi sostituiti, per renderli omogenei al complesso originale. Per dare una finitura opaca sono solitamente disponibili, nei negozi specializzati, vernici metalliche; per ottenere una finitura lucida, è consigliabile procurarsi della lacca e un diluente.