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Nella maggioranza dei casi per individuare il corto circuito che ostacola il funzionamento dell’impianto di un appartamento è sufficiente compiere una semplice indagine sul quadro elettrico, al fine di individuare la stanza in cui si è verificato il problema e l’apparecchio elettrico responsabile del guasto. Naturalmente è molto importante che l’impianto sia a norma, che il quadro elettrico sia stato realizzato correttamente, e che le scatole di derivazione siano state posizionate nel modo giusto.
Quando uno degli interruttori salta è necessario per prima cosa individuare il guasto e localizzarlo, effettuando i controlli sul quadro elettrico. Ipotizziamo un impianto composto da tre linee: illuminazione, bagno e locale caldaia.
Come funziona il quadro elettrico
Il quadro elettrico è un contenitore di materiale plastico provvisto di una guida metallica sulla quale sono agganciati i vari componenti. È posto subito dopo il contatore, ed è solitamente dotato di uno sportello di protezione al fine di evitare che gli interruttori vengano toccati accidentalmente. Gli interruttori sono divisi in due gruppi: i differenziali (o salvavita) e gli interruttori magnetotermici di protezione.
-Interruttore differenziale (salvavita) Il primo interruttore generale è il differenziale, conosciuto comunemente come salvavita. Il salvavita, che deve avere una sensibilità di valore non superiore a 30 milliampere, è segnalato dalla presenza di un tasto di prova, che consente di provocare artificialmente una fuga di corrente, al fine di verificare il corretto funzionamento dell’interruttore stesso. Il differenziale serve a proteggere dai contatti accidentali e dalle correnti disperse, perché è in grado di rilevare la differenza tra la corrente entrante e la corrente uscente dall’impianto di casa (che in condizioni normali devono essere identiche).
-Interruttori magnetotermici Gli interruttori magnetotermici racchiudono due sganciatori o selezionatori di circuito: uno magnetico, che scatta a causa di un rapido e consistente aumento della corrente oltre il limite consentito, come nel caso di un cortocircuito; e uno termico, che interviene per sovraccarico, ovvero quando il circuito assorbe più corrente del consentito.
Come individuare il cortocircuito
Per prima cosa abbassate tutte le leve corrispondenti agli interruttori magnetotermici, e sollevate la sola leva del salvavita.
Attivate uno per volta i vari interruttori magnetotermici, tirando su le leve fino a individuare l’interruttore che fa staccare l’impianto. In questo modo scoprirete qual è la linea responsabile del guasto.
Se per esempio la linea nella quale si verifica il problema è quella del bagno, staccate tutti gli elettrodomestici presenti nel locale. Sollevate quindi il differenziale e il magnetotermico relativo al bagno, e procedete a riaccendere uno alla volta i vari elettrodomestici, fino a individuare quello responsabile del corto circuito (che farà di nuovo scattare il differenziale).
Qualora i controlli sul quadro elettrico non diano l’esito sperato sarà opportuno rivolgersi a un elettricista qualificato.