La sostituzione di un vetro fa parte dei normali lavori che l’hobbista deve potere eseguire. Per maneggiare e tagliare il vetro, oltre che per adattarlo ai telai delle finestre, si richiede un’attrezzatura specifica.
Quando si rompe un vetro, tutti sanno cosa bisogna fare: eliminare i pezzetti senza tagliarsi, togliere il vecchio stucco e i chiodi, prendere delle misure precise, acquistare un vetro e dello stucco presso il vetraio e sostituire il vetro.
Ogni hobbista può cavarsela con degli utensili di fortuna (lo stucco si toglie con un vecchio cacciavite e si applica con una spatola), ma i risultati non sono sempre brillanti: il vetro traballa nel telaio, lo stucco non è regolare o non tiene.
Quando si desidera eseguire un lavoro fatto bene o si intraprende il restauro delle finestre della casa, è indispensabile passare al livello superiore e servirsi di utensili adatti, non troppo numerosi, che facilitano molto le cose. Inoltre, potrete addirittura tagliare da voi il vetro, tenendo in casa dei vetri grandi e tagliandoli secondo le necessità. Questa tecnica è piuttosto semplice e vi consentirà di intraprendere vari lavori: costruzione di una mini serra o di vetrine per i ripiani, realizzazione di vetrate, ecc.
Il tagliavetro è un piccolo utensile con manico in legno o metallo, munito di una o più rotelle in acciaio che permettono di incidere il vetro (spesso un tamburo con 5 o 6 rotelle, a seconda del tipo e dello spessore del vetro). Queste rotelle devono essere cambiate piuttosto spesso ed è meglio conservarne alcune di scorta.
Il manico del tagliavetro presenta delle tacche di varie dimensioni per rifilare il vetro dopo il taglio. Per tagliare il vetro. si posa la lastra su una superficie stabile e perfettamente in piano (un pannello ricoperto con giornali) e si guida l’utensile con una riga metallica, dopo aver applicato un lubrificante (olio leggero o paraffina). Si preme con forza sul tagliavetro, allentando la pressione verso i bordi per evitare rotture. Il vetro così inciso viene quindi posto su un listello allineato sull’intaglio. Una leggera pressione sarà in genere sufficiente per spezzarlo nettamente. Se questo taglio risulta irregolare, si tolgono i pezzi residui utilizzando le tacche corrispondenti situate sul tagliavetro. Esistono anche dei tagliavetro a braccio regolabile per tagliare cerchio curve.
Il martello da vetraio è destinato ad inserire i chiodi senza testa che servono ad immobilizzare il vetro. Può avere il manico in legno con penna molto allungata e piatta, per picchiare nei punti di difficile accesso. Per evitare di rompere il vetro, la penna del martello deve scivolare sulla sua superficie (eventualmente interporre un cartone). Esistono anche dei martelli da vetraio con manico in metallo: l’estremità piatta del manico permette di togliere lo stucco.
Lo stucco si applica mediante una spatola a foglia di lauro, la cui sezione curva consente di applicare il prodotto nella scanalatura e di lisciarlo. Per togliere lo stucco vecchio, è meglio servirsi di una spatola apposita: si tratta di un utensile robusto, affilato per tutta la lunghezza e la larghezza della lama (temprata). Per togliere lo stucco molto aderente, si picchia sul dorso della lama con un martello.
Il vetraio si serve anche di varie pinze per rettificare il bordo dei vetri.
Si trovano pinze a becchi simmetrici o asimmetrici, a becchi rotondi oppure a tacche (tenaglie del vetraio). La pinza per spezzare il vetro presenta delle ganasce protette, e consente di afferrare il vetro per spostarlo, o per romperlo dopo averlo intagliato.
Il vetraio utilizza anche vari raschietti per pulire i vetri che presentano delle sbavature di stucco o di vernice.
Attenzione a non acquistare troppo stucco, perché essicca all’aria e si rovina rapidamente una volta aperto il pacchetto. Prima di applicarlo, occorre ammorbidirlo con le mani (si può anche metterlo per qualche minuto sul calorifero). Posate un piccolo cordone sul fondo della scanalatura per montare il vetro. Se aderisce male, applicate dell’olio di lino sul legno con un pennello.