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La scelta di una padella dove cuocere carne, verdure o una frittata, non è da prendersi alla leggera. In gioco c’è molto: il cibo non si deve attaccare, altrimenti addio alla riuscita del nostro piatto, e il calore deve essere distribuito uniformemente in tutta la padella, altrimenti si rischiano pietanze cotte “a scacchi”. Dunque una buona padella antiaderente, per consentire di cucinare con pochi grassi e senza che il cibo si attacchi, deve avere un fondo piatto, che permetta una diffusione omogenea del calore, e un rivestimento antiaderente il più possibile resistente all’uso. La resistenza e la durata di vita della padella dipende anche da voi: prendetevi cura delle vostre pentole.
Cosa Bisogna Sapere su Pentole e Padelle Antiaderenti
Una forchetta per girare la fettina di bistecca o la frittata, una spugna abrasiva o una paglietta per pulire il fondo, il fuoco dimenticato acceso che, dopo aver bruciato il cibo, finisce per riscaldare troppo la pentola: sono le cause più comuni di danneggiamento del fondo antiaderente di una padella. E in questi casi cosa si deve fare? Buttare la pentola, perché diventa pericolosa per la salute? Oppure non ci sono problemi? Diamo il nostro contributo a risolvere questi dubbi, con un test sulle padelle con rivestimento antiaderente. I risultati testimoniano che non ci sono pericoli per la salute: non abbiamo trovato residui, neanche dopo le pesanti prove di usura che abbiamo realizzato. L’unico danno è la minor capacità di antiaderenza, per cui il cibo può attaccarsi. La pericolosità di una padella antiaderente usurata è al centro del dibattito da diversi anni. Sotto accusa c’è una sostanza chiamata Pfoa (acido perfluoroottanoico), che viene utilizzata durante il processo di realizzazione del rivestimento delle padelle. Il rivestimento in questione è noto a tutti con il nome commerciale di Teflon, inventato dall’azienda Du Pont. Il nome scientifico è Ptfe (politetrafluoroetilene). La Commissione europea e l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente (Epa) nel 2006 hanno dichiarato il Pfoa sostanza tossica. A dosi eccessive o per accumulo, provocherebbe problemi alla salute. L’Epa ha deciso che entro il 2015 il Pfoa non dovrà più essere utilizzato nei processi di produzione, soprattutto per evitare i danni all’ambiente (vedi riquadro in alto). Nel 2009 l’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria degli alimenti (Afssa) si è espressa in modo più cauto, dichiarando che le quantità di Pfoa in grado di migrare nei cibi sono irrilevanti. Il nostro test lo conferma: non ne abbiamo trovato alcuna traccia.
Come Scegliere le Pentole Antiaderenti
Quando state per scegliere una padella antiaderente in negozio, valutate bene alcune caratteristiche
-Peso. Una pentola troppo pesante è difficile da maneggiare, ma se è troppo leggera può cadere mentre è sul fuoco, anche al minimo urto. Scegliete il giusto compromesso.
-Rivestimento interno. Ogni marca utilizza un nome commerciale diverso per il rivestimento antiaderente, ma non ci sono grandi differenze tra un tipo e l’altro. Per quanto riguarda l’esterno, può essere in alluminio, più leggero e con un’ottima distribuzione del calore, o in acciaio, molto resistente ai colpi e alle abrasioni; se l’acciaio è inox il calore viene distribuito meglio ripetto a quanto avviene con l’acciaio smaltato.
-Fondo. Scegliete una padella con il fondo pesante, avrete una distribuzione più uniforme del calore e una pentola più stabile.
-Manico. Non deve pesare più della pentola. Il metallo è più resistente della plastica alla fiamma e al calore, ma potrebbe diventare molto caldo durante la cottura. In ogni caso un manico di plastica non presenta problemi.
-Ergonomia. Provate a maneggiare le padelle in negozio. Verificate se l’impugnatura è comoda. Controllate anche se va in lavastoviglie e con quali sistemi di cottura usa (induzione, elettrica, in forno, a gas).
-Prezzo. Non pensate di dover spendere tanto per avere una buona pentola: ce ne sono di prezzo medio che offrono ottime prestazioni.
Tutte le pentole appena acquistate offrono buone prestazioni. I problemi sorgono dopo averle usate per un po’: i cibi cucinati nelle pentole usurate si attaccano. Acquistate una buona pentola e sostituitela quando il rivestimento si è rovinato
Come Fare Durare di Più le Pentole Antiaderenti
Le padelle, se rovinate, non sono pericolose, però perdono antiaderenza.
Prima di usare la pentola per la prima volta, lavatela con acqua tiepida e detersivo per i piatti.
Asciugatela e stendete un velo di olio sul fondo, ripetendo questa operazione ogni tanto. Il modo migliore per conservare intatto il fondo antiaderente è utilizzare solo posate di legno o plastica per mescolare il cibo.
Non tagliate mai i cibi all’interno della pentola: è un modo sicuro per rovinarla.
Lavate e pulite le padelle con una spugna delicata e morbida, evitate utensili abrasivi come pagliette o spazzole troppo dure.
Non riscaldate mai la padella vuota. In pochi minuti può raggiungere una temperatura molto elevata (oltre i 300°C). Se arriva a 349°C il rivestimento può iniziare a decomporsi e produrre fumi. Nessun problema se si usano queste padelle per friggere, con l’olio si arriva a una temperatura compresa tra i 204°C e i 243°C.
Fate sempre riscaldare la pentola progressivamente, in questo modo limiterete il rischio che il fondo si deformi. Gli sbalzi di temperatura possono scavare o bombare il fondo.
Quando le pentole sono estesamente graffiate in ogni caso il nostro consiglio è di sostituirle, perchè non sono più in grado di garantire l’antiaderenza durante la cottura.
Ricordate che non tutte le padelle antiaderenti sono adatte per il lavaggio in lavastoviglie. Controllare se in etichetta c’è il simbolo che vi consente questo tipo di lavaggio.